Colcha de Retalhos

"O homem é um deus quando sonha e não passa de um mendigo quando pensa." Holderlin

Textos

SONATA DELLA PASSIONE (trad. Sonata da Paixão)
Mio primo grembo fu un'aiuola. Mia madre ha nome di fiore. Il ventre suolo mi ha accolto semente e mi ha tirato al mondo germoglio di rosa cristallina. Mi ho trovato nel sogno accolto e ho fluttuato  nell’anima della vita. Mia madre parlava fra risi che mio padre aveva fragranza di rosmarino. Roris marini, rugiada marina, labbri di foglie d’estate... Il condimento e il colore del mio enredo. Nella concezione ho incorporato l' odore del mare nell’oceano tranquillo radicato nel corpo e ho percepito le maree e le lune nell'orlo, tutelata sopra i sassi dell’imbarcatoio femminile.

Mi sono svolta con il dolore del primo bocciolo. Il risalto si è risvegliato nel caule delle primaverili esperienze e ha scollato il tronco con circostanze di venti. Ho versato il vino dei verginali desideri e ho trovato nella carne le piaghe del corpo in croce. Delle cicatrici, spine... Spine? Parlano che guardano i sogni e debellano le paure, ma ci sono notti che non riesco a dormire, mi contraggo, non percepisco le allegorie e ancora sento l’afflizione delle spine confitte nelle pelle del ricordo.

Mi ho trovato rossa con i petali rivolti. I cammini... Ho sbocciato cammini... Tante opzioni e soltanto un dominio di passi. Moltiplicazione di spine, cicli di attesa e rinnovazione... Ho passato in processione e ho ornato il templo con fantasie. Ho compreso la sonata che ripercuoteva e dava cadenza ai miei movimenti. Tante volte mi ho perduto in suoni discordi... Ho dissanguato destini e mi sono cucita in alcuni casi. Io, il ritratto abbarbicato nella aiuola di uno specchio; io, il riflesso inquadrato in altre prospettive...

Ho scoperto che passione è sostantivo femminile, come anche la vita. Ho giocato con le parole e mi ho coniugato amore, ho cercato complementi in corpi eterei, mi ho trovato fra stelle e ho atterrato rugiada della notte nel grembo lieto della percezione del proprio ventre. Ho punteggiato orazioni con petali e spini senza finire le reticenti sementi manifeste nel tempo.

Ho assunto la narrativa di essere donna.
Helena Sut
Enviado por Helena Sut em 20/01/2008
Alterado em 13/08/2012


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